Pizza di scarola

INGREDIENTI:

  • 70g lievitino (ricetta qui)
  • 330g farina tipo 1
  • 220g acqua
  • 20g olio evo
  • 10g sale
  • 1 cespo di scarola grande
  • 1 scalogno grande
  • 40g uvetta sultanina
  • 30g pinoli
  • 30g olive nere
  • olio evo q.b.
  • sale e pepe q.b.

PROCEDIMENTO:

Lavare bene la scarola e asciugarla. In una padella antiaderente scaldare due cucchiai di olio e tagliare finemente uno scalogno. Versare lo scalogno nella padella e lasciare che si cuocia a fuoco basso. Quando sarà dorato aggiungere le olive, i pinoli e le uvette reidratate precedentemente per 5 minuti in acqua calda. Saltare 5 minuti a fuoco medio e poi unire la scarola girando il tutto con un cucchiaio di legno dopodiché coprire con un coperchio. Vi sembrerà tantissima la scarola ma diventerà molto meno voluminosa cuocendo. Cuocere a fuoco medio per 10/15 minuti circa girando spesso e quando la scarola avrà rilasciato tutta l’acqua togliere il coperchio e lasciare ascuigare bene il tutto. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Questo passaggio può essere fatto anche il giorno prima per velocizzare i tempi.

Mettere lievitino, farina, e acqua nel recipiente della planetaria impastando con il gancio fino a formare l’impasto. Aggiungere l’olio impastando fino a quando sarà ben amalgamato e infine il sale impastando ancora qualche minuto. Versare il composto su un piano da lavoro e praticare un giro di pieghe a 3 girando poi l’impasto di 90 gradi e praticandone un altro giro quindi piralare l’impasto e adagiarlo in un contenitore ermetico precedentemente unto. Lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per 4 ore e poi mettere in contenitore in frigo per 12 ore circa.

Estrarre il contenitore dal frigo e lasciarlo a temperatura ambiente per mezz’ora dopodichè dividere l’impasto in 2 parti dello stesso peso e stenderne una in una teglia rotonda da 25/30 cm ben unta creando la base della pizza. Lasciare i bordi abbondanti in modo che sarà più facile unire i due dischi di impasto. Ricoprire l’impasto steso del ripieno di scarola cercando di lasciare 1 cm libero sui bordi. Con le mani allargare il secondo pezzo di impasto cercando di dargli una forma circolare e adagiarlo sopra il ripieno. Pizzicare con le dita i bordi unendo i due dischi di impasto e lasciare livitare la teglia in forno spento ma con luce accesa per 4/5 ore. Cuocere in forno statico a 250° per 15 minuti quindi coprire con un foglio di carta alluminio e concludere la cottura per altri 15 minuti.

Si può consumare calda ma attenzione che l’interno sarà ustionante appena estratta dal forno. Si conserva in frigo per 3/4 giorni in un contenitore ermetico.

Pane ai pomodori secchi

INGREDIENTI:

  • 65g lievitino (ricetta qui)
  • 200g farina tipo 1
  • 120g acqua
  • 6g sale
  • 6 cucchiai olio dei pomodori secchi sottolio
  • 6 cucchiai di pomodorini secchi sottolio
  • farina di riso e semola di grano duro q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere il lievitino, la farina e l’acqua nell’impastatrice e impastare con il gancio. Quando inizia a formarsi l’impasto unire l’olio e continuare a impastare a media velocità. Quando saranno passati 3/4 minuti e si sarà formata la palla di impasto e sarà liscia e omogenea unire il sale e impastare ancora un paio di minuti. Infine aggiungere i pomodori secchi e impastare fino a quando saranno completamente uniformi nell’impasto. Per essere incorporati perfettamente potrebbe volerci un po’ di tempo, dai 5 ai 10 minuti.

Versare il composto su un piano leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3, poi girare l’impasto di 90 gradi e praticarne altre 3 richiudendo le pieghe laterali sotto all’impasto pirlandolo. Adagiare l’impasto in un contenitore di plastica con chiusura ermetica precedentemente unto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora. Dopo un ora praticare altre 3 pieghe girandolo poi di 90 gradi e praticarne altre 3 pirlando i lati dell’impasto sotto al panetto.

Far lievitare ancora in forno spento ma con luce accesa sempre nel contenitore di plastica con coperchio per 3/4 ore. Disporre l’impasto su un piano infarinato e praticare nuovamente due giri di pieghe a 3 e disporlo nel cestino rivestito di un telino spolverato abbondantemente di farina di riso e semola di grano duro. La cupola del pane dovrà adagiarsi sul cestino e nella parte a vista vedremo la parte inferiore che chiuderemo schiacciando bene tra loro i lembi di impasto che abbiamo pirlato precedentemente. Spolverare anche la superficie dell’impasto a vista e richiudere i lembi del telino sopra di esso. Mettere il cestino in frigorifero per 24 ore.

Accendere il forno a 250 gradi in modalità statico e mettere fin da subito la pentola in ghisa col coperchio a scaldarsi al suo interno. Quando il forno sarà caldo prendere dal frigo la pagnotta, rovesciarla delicatamente su un foglio di carta forno, incidere la superficie con una lametta, prendere la pentola in ghisa dal forno e disporre il pane delicatamente all’interno della pentola. Chiudere con il coperchio e cuocere a 250 gradi per 20 minuti. Trascorso questo tempo togliere il coperchio e concludere la cottura a 220 gradi per altri 10 minuti.

Se non avete una pentola in ghisa scaldate il forno a 250° in modalità statico, lasciate all’interno del forno la teglia che userete per adagiare sopra il pane in modo che si scaldi bene e pochi istanti prima di inserire il pane versate 3/4 cubetti di ghiaccio sul fondo del forno e chiudete subito il portello. In questo modo si creerà vapore all’interno del forno che aiuterà lo sviluppo ottimale del pane. Io procedo in questo modo, estraggo la teglia ben calda dal forno, verso il ghiaccio, chiudo il portello, giro il pane sulla teglia rivestita di carta forno, lo incido con la lametta su un lato e lo inserisco nel forno. Questo passaggio deve essere il più rapido possibile per evitare che il vapore si disperda durante l’apertura del forno. Cuocere per 20 minuti circa o fino a doratura desiderata.

Far raffreddare il pane su una gratella prima di tagliarlo e gustarlo.

Pagnotta di Altamura

INGREDIENTI:

  • 115g lievitino (ricetta qui)
  • 400g semola di grano duro
  • 30g olio evo
  • 320ml acqua
  • 10g sale
  • farina di riso q.b
  • semola di grano duro q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere nel recipiente dell’impastatrice il lievitino, la farina e l’acqua impastando con il gancio. Quando l’impasto si sarà formato aggiungere l’olio e impastare ancora con il gancio per qualche minuto. Quando l’impasto sarà omogeneo aggiungere il sale impastando ancora un paio di minuti. Versare il composto su un piano di lavoro infarinato e praticare una piega a 3, girare l’impasto di 90 gradi e praticare un altro giro di pieghe a 3 pirlando l’impasto ottenendo una cupola soda e compatta.

Adagiare l’impasto in un contenitore di plastica con chiusura ermetica precedentemente unto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora. Dopo un ora praticare altre 3 pieghe girandolo poi di 90 gradi e praticarne altre 3 pirlando i lati dell’impasto sotto al panetto.

Far lievitare ancora in forno spento ma con luce accesa sempre nel contenitore di plastica con coperchio per 3/4 ore. Una volta raddoppiato il volume dell’impasto dare la forma alla pagnotta.

Disporre l’impasto su un piano infarinato, praticare nuovamente due giri di pieghe a 3 e disporlo nei cestino rivestito di un telino spolverato abbondantemente di farina di riso e semola di grano duro. La cupola del pane dovrà adagiarsi sul cestino e nella parte a vista vedremo la parte inferiore che chiuderemo schiacciando bene tra loro i lembi di impasto che abbiamo pirlato precedentemente. Spolverare di farina di riso e semola anche la superficie dell’impasto a vista e richiudere i lembi del telino sopra di esso. Mettere il cestino in frigorifero per 20/24 ore.

Accendere il forno a 250 gradi in modalità statico e mettere fin da subito la pentola in ghisa col coperchio a scaldarsi al suo interno. Quando il forno sarà caldo prendere dal frigo la pagnotta, rovesciarla delicatamente su un foglio di carta forno, incidere la superficie con una lametta, prendere la pentola in ghisa dal forno e disporre il pane delicatamente all’interno della pentola. Chiudere con il coperchio e cuocere a 250 gradi per 25 minuti. Trascorso questo tempo togliere il coperchio e concludere la cottura senza per altri 10 minuti.

Far raffreddare il pane su una gratella prima di tagliarlo e gustarlo.

Si conserva fino a una settimana in un sacchetto di carta per alimenti a sua volta conservato in un sacchetto di plastica oppure potete tagliarlo a fette e congelarlo e scongelare la porzione che desiderate al momento.

Burger buns

INGREDIENTI PER 3 PANINI:

  • 60g lievitino (ricetta qui)
  • 180g farina manitoba
  • 20g olio evo
  • 8g sale
  • 125ml acqua tiepida
  • un cucchiaio di sesamo
  • un cucchiaio di latte di soia senza zucchero
  • 3 coppa pasta da 8 cm

PROCEDIMENTO:

Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, il sale e l’olio e impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua fino ad ottenere un composto liscio, morbido e leggermente appiccicoso. Versare l’impasto ottenuto su un piano da lavoro leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3 per formare un panetto sodo e compatto. Dividere l’impasto in 3 parti uguali e praticare ancora le pieghe per ogni panino. Rivestire di carta forno una teglia e posizionare i coppa pasta ben oliati distanziati l’uno dall’altro. (se non avete tre coppa pasta potete creare dei cerchi con la carta stagnola o la carta forno, ripiegandola tre volte su se’ stessa e chiudendola alla misura giusta con una spillatrice).

Posizionare al centro di ogni cerchio i panini e lasciarli lievitare per 8 ore in forno spento ma con luce accesa. Togliere delicatamente i coppa pasta, spennellare la superficie del pane con il latte e ricoprire le cupole di sesamo. Cuocere in forno statico a 190 gradi per 10 minuti e successivamente in forno ventilato a 180 gradi per altri 10 minuti.

Gustare ripieni di burger di legumi, formaggio vegetale, maionese, pomodori, insalata, cipolle caramellate e tutti gli ingredienti che più vi piacciono.

Danubio

INGREDIENTI:

  • 150g lievitino (ricetta qui)
  • 250g farina w350
  • 55g olio di semi di girasole
  • 95g zucchero
  • buccia di un’arancia bio
  • latte di soia q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere nella planetaria il lievitino, la farina, l’olio, lo zucchero e la buccia di arancia. Impastare con il gancio versando a filo e poco per volta il latte di soia fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.

Versare l’impasto su un piano infarinato e praticare le classiche pieghe fino a ottenere un panetto liscio e con la cupola compatta. Tagliare l’impasto in 13/14 parti, circa dello stesso peso, e praticare le pieghe per ognuno dei pezzi fino a ottenere tanti paninetti tondi e prefetti. Rivestire una teglia ad anello da 22cm di carta forno e adagiare i paninetti ottenuti partendo dal centro cercando di disporli in modo carino e che non si tocchino l’uno con l’altro. La lievitazione poi li farà toccare tra di loro.

Mettere in forno spento con luce accesa per 8 ore a lievitare e poi cuocere a 180° in forno ventilato per 20 minuti circa.

Pane in pentola

INGREDIENTI:

  • 500g lievitino (ricetta qui)
  • 400g farina w260
  • 90g olio evo
  • 25g sale
  • latte di soia tiepido q.b.

PROCEDIMENTO:

In un recipiente dell’impastatrice unire il lievitino, la farina, l’olio e il sale. Miscelare il tutto con il gancio unendo a filo e piano piano il latte tiepido; dovremo ottenere un composto liscio e morbido. Preparare una spianatoia con un po di farina e iniziare a fare le pieghe al nostro impasto. Quando avremo ottenuto una superficie liscia e omogenea arrotoliamo con le mani le ultime pieghe fatte nella parte inferiore del pane, quella che si appoggerà sul fondo della pentola in ghisa. Disponiamo il pane nella pentola (io ne uso una rotonda ma va bene di ogni forma) e pratichiamo due incisioni ad x con la punta di un coltello molto affilato nel centro del nostro impasto.

Copriamo con il coperchio e lasciamo lievitare in forno spento ma con la luce accesa per 8/12 ore senza mai aprire il forno. Senza aprire il forno ne il coperchio della pentola accendiamo il forno a 250 gradi e cuociamo il pane per 1 ora circa. Trascorsi 40/45 minuti verifichiamo la cottura aprendo il forno e alzando il coperchio ma cerchiamo di non toccare la pentola tirandola fuori dal forno o muovendola, questa procedura potrebbe far sgonfiare la cupola del nostro pane. Una volta cotto, ci vorrà circa un’ora, togliere la pagnotta dalla pentola e lasciarla raffreddare completamente su una griglia. Tagliare il pane solo quando e’ completamente freddo. Si conserva 4/5 giorni in un sacchetto per alimenti con il pane avvolto in un tovagliolo di carta oppure in freezer, già tagliato a fette; ti basterà prenderne la quantità che desideri e scaldarlo al microonde per 30 secondi o in forno a 180 gradi per 5 minuti e sembrerà pane appena fatto.

Corona alla vaniglia e cioccolato

INGREDIENTI:

  • 300g lievitino (ricetta qui)
  • 200g farina manitoba
  • la punta di un cucchiaino di vaniglia
  • 20g burro di soia
  • 40g burro di cocco morbido
  • 20g olio di semi di girasole
  • 90g zucchero
  • 19 cubetti di cioccolato fondente
  • latte di soia q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere nel recipiente dell’impastatrice il lievitino, la farina, il burro di soia, la vaniglia, il burro di cocco morbido, l’olio e lo zucchero. Impastare con il gancio unendo poco per volta il latte di soia. Dovremo ottenere un impasto liscio e morbido. Dividere l’impasto in piccole palline grandi quanto una noce, a me ne sono venute 19. Prendere una pallina per volta e schiacciarla leggermente con le mani sul piano da lavoro e fare delle pieghe fino a ottenere una cupola solida. Nella parte inferiore alla cupola spingere all’interno un cubetto di cioccolato fondente e ricoprirlo perfettamente con l’impasto del panino. Procedere nello stesso modo per ogni pallina di impasto.

Munirsi di una tortiera ad anello con cerniera e dopo averla imburrata accuratamente posizionare i panini specularmente su due file, ricoprendo tutta la superficie. Se dovessero rimanere dei buchi tra un panino e l’altro non è un problema perchè lievitando ricoprirà l’intera superficie della tortiera. Dovremo solo avere l’accortezza di disporre i panini ordinatamente equidistanti l’uno dall’altro per ottenere una corona alla vaniglia uniforme e bella alla vista.

Lasciare lievitare 8/12 ore in forno spento ma con la luce accesa e successivamente cuocere in forno statico a 180 gradi per 30/40 minuti. Aspettare 10 minuti dopo averla sfornata prima di toglierla dallo stampo e mangiarla tiepida per poter godere del cioccolato fuso.

Focaccia

INGREDIENTI:

  • 100g lievitino (ricetta qui)
  • 250g farina grano duro
  • 250g farina tipo 2 (o farina a vostra scelta)
  • 200ml circa latte di soia senza zucchero (o acqua)
  • 20g sale
  • 70g olio extra vergine d’oliva

PROCEDIMENTO:

Nel recipiente dell’impastatrice unire al lievitino la farina e a filo e poco per volta il latte di soia tiepido; dobbiamo ottenere un composto liscio, morbido e leggermente appiccicoso. Aggiungere l’olio e impastare con pazienza con il gancio e, una volta incorporato, unire il sale. Ungere una teglia con i bordi (non la placca del forno) e con le mani unte prendere l’impasto ottenuto stendendolo nella teglia. Se l’impasto sarà morbido come dovrebbe e vi sarete unti bene le mani, questa sarà una procedura molto semplice. Creare i classici solchi della focaccia con le dita e lasciamo lievitare in forno chiuso e spento con luce accesa per 8/12 ore.

Una volta trascorso il tempo necessario alla lievitazione, scaldare il forno a 250 gradi, ungere la focaccia con olio extra vergine e spolverare di sale la superficie. Quando il forno avrà raggiunto i 250 gradi cuocere in forno ventilato per 15 minuti o fino a doratura della focaccia. Lasciare intiepidire e servire al posto del pane o come piatto principale magari ripiena di verdure e formaggio spalmabile autoprodotto (ricetta qui)

Panettone vegano al cioccolato

INGREDIENTI:

  • 300g lievitino (ricetta qui)
  • 200g farina w350
  • 100g zucchero bianco
  • 70g burro di soia
  • 20g olio di semi di girasole
  • la punta di un cucchiaino di curcuma
  • 60g gocce di cioccolato fondente infarinate
  • latte di soia q.b.

INGREDIENTI PASTA D’ARANCIA:

  • 1 arancia biologica non trattata
  • 50g zucchero bianco
  • 2 cucchiaini latte di soia

PROCEDIMENTO PER PREPARARE LA PASTA D’ARANCIA:

Tagliare a fettine un’arancia biologica, compresa la buccia, e metterla in un pentolino con lo zucchero.

Cuocere con il coperchio a fuoco lento finché non si forma una sorta di caramello sul fondo del pentolino e tutto il succo dell’arancia sarà uscito dal frutto.

Togliere dal fuoco e versare il tutto in un bicchiere del minipimer.

Unire il latte e frullare ad immersione fino ad ottenere una crema liscia.

PROCEDIMENTO PANETTONE:

Nella ciotola dell’impastatrice unire 300g di lievitino, la farina, il burro, l’olio, lo zucchero, la pasta d’arancia e la curcuma.

Impastare con il gancio il tutto unendo a filo il latte di soia fino ad ottenere un impasto morbido ma che non si appiccichi alle mani.

Infarinare le gocce di cioccolato e unirle all’impasto impastando finché non si saranno completamente unite al composto.

Disporre l’impasto su un piano leggermente infarinato e procedere facendo le pieghe al panettone. Una volta che la cupola dell’impasto sarà liscia e senza gocce di cioccolato che escono da essa arrotolare la parte piegata su se stessa al di sotto del panetto appena ottenuto e adagiarlo delicatamente in un pirottino di carta per panettone da 1 kg o in una teglia stretta e dai bordi alti ricoperta di carta forno.

Praticare due tagli a croce sulla superficie del panettone usando la punta di un coltello molto affilato e lasciare lievitare in forno spento e con la luce accesa per 8/12 ore.

Cuocere in forno statico precedentemente riscaldato a 170 gradi per 40 minuti circa. Una volta cotto disponi il panettone su una gratella o, se ne hai la possibilità, infilzalo con due spilloni e lascialo riposare a testa in giù per almeno 5 ore: il panettone deve essere completamente freddo prima di essere tagliato. Può essere conservato in un sacchetto di plastica per alimenti fino a una settimana.