Mettere nel bicchiere della planetaria l’esubero di pasta madre, la farina, l’olio, l’acqua e il sale. Impastare con il gancio fino a ottenere un composto omogeneo. Versare il composto su un piano infarinato e impastare formando le classiche pieghe fino a ottenere un panetto con una cupola uniforme.
Dividere l’impasto in 6 parti e iniziare a stendere un pezzo di impasto con le dita formando un salsicciotto lungo e sottile, quindi tagliare a circa 5 cm per fare i taralli piccoli o a 10cm per fare quelli lunghi, arrotolare l’impasto tagliato intono a due dita e premere i due lembi chiudendo il tarallo. Procedere in questo modo fino a esaurimento dell’impasto.
Disporre i taralli su una teglia rivestita di carta forno e cuocere in forno ventilato a 180° per 15 minuti circa.
Con queste dosi a me ne sono venute 3 teglie, circa 50 taralli tra piccoli e grandi. Conservare i taralli in una scatola di latta o di vetro con chiusura ermetica per una settimana.
Preparare il giorno prima di impastare la water roux mettendo acqua e farina in un pentolino e portando a bollore per 3 minuti. Si formerà una sorta di besciamella molto solida che faremo raffreddare e conserveremo coperta da pellicola in frigo fino al giorno dopo quando impasteremo.
Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, il burro, l’olio, lo zucchero e la water roux. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua. Vi sembrerà troppa ma date tempo all’impasto di assorbirla e otterrete un impasto perfetto, ci vorranno circa 4 minuti impastando a media velocità. Solo quando l’impasto si sarà formato unire il sale e impastare ancora un paio di minuti.
Praticare le classiche pieghe a 3 all’impasto adagiato su un piano da lavoro infarinato e poi ancora altre tre richiudendo le piegature laterali nella parte sotto dell’impasto pirlandolo. Imburrare un contenitore di plastica con coperchio e adagiarvi dentro l’impasto che faremo lievitare in forno spento ma con luce accesa per 4 ore o fino al raddoppio del volume dell’impasto.
Una volta raddoppiato divideremo l’impasto in 3 parti uguali, pesandolo 246g per ogni panetto. Per ogni terzo di impasto praticheremo una volta le pieghe a tre, lo gireremo di 90 gradi e lo arrotoleremo più stretto possibile su se stesso chiudendo pizzicando alla fine del rotolino e lo disporremo in una teglia da plum cake da 28 cm rivestita di carta forno. I 3 rotolini non dovranno toccarsi all’interno della teglia, si toccheranno lievitando successivamente. Una volta data la forma ad ogni pezzo di impasto fare lievitare in forno spento con luce accesa per 3/4 ore o fino a quando le 3 cupole avranno raggiunto il bordo della teglia.
Cuocere in forno statico a 180 gradi per 30/40 minuti; se dopo 20 minuti è già molto brunito coprire con un foglio di carta stagnola per i successivi 10 minuti di cottura.
Mettere il lievitino, la farina e l’acqua nell’impastatrice e impastare con il gancio. Quando inizia a formarsi l’impasto unire l’olio e continuare a impastare a media velocità. Quando saranno passati 3/4 minuti e si sarà formata la palla di impasto e sarà liscia e omogenea unire il sale e impastare ancora un paio di minuti.
Versare il composto su un piano leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3, poi girare l’impasto di 90 gradi e praticarne altre 3 richiudendo le pieghe laterali sotto all’impasto pirlandolo. Adagiare l’impasto in un contenitore di plastica con chiusura ermetica precedentemente unto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora. Dopo un ora praticare altre 3 pieghe girandolo poi di 90 gradi e praticarne altre 3 pirlando i lati dell’impasto sotto al panetto.
Far lievitare ancora in forno spento ma con luce accesa sempre nel contenitore di plastica con coperchio per 3/4 ore. Una volta raddoppiato il volume dell’impasto dare la forma alle pagnotte.
Disporre l’impasto su un piano infarinato e dividerlo a metà, pesandolo. Praticare nuovamente due giri di pieghe a 3 per ogni panetto e disporli nei cestini rivestiti di un telino spolverato abbondantemente di farina di riso e semola di grano duro. La cupola del pane dovrà adagiarsi sul cestino e nella parte a vista vedremo la parte inferiore che chiuderemo schiacciando bene tra loro i lembi di impasto che abbiamo pirlato precedentemente. Spolverare anche la superficie dell’impasto a vista e richiudere i lembi del telino sopra di esso. Mettere i due cestini in frigorifero per 18/20 ore.
Accendere il forno a 250 gradi in modalità statico e mettere fin da subito la pentola in ghisa col coperchio a scaldarsi al suo interno. Quando il forno sarà caldo prendere dal frigo una pagnotta, rovesciarla delicatamente su un foglio di carta forno, incidere la superficie con una lametta, prendere la pentola in ghisa dal forno e disporre il pane delicatamente all’interno della pentola. Chiudere con il coperchio e cuocere a 250 gradi per 20 minuti. Trascorso questo tempo togliere il coperchio e concludere la cottura senza per altri 10 minuti.
Procedere nello stesso modo con la seconda pagnotta, lasciandola in frigo fino al momento della cottura.
Far raffreddare il pane su una gratella prima di tagliarlo e gustarlo.
Mettere nel contenitore dell’impastatrice il lievitino, le farine, lo zucchero e la cannella. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta il latte di soia, fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Infarinare le gocce di cioccolato e unirle all’impasto impastando sempre con il gancio fino a quando saranno completamente incorporate nel composto.
Preparare un piano di lavoro infarinato e versarvi sopra l’impasto ottenuto. Impastare praticando le classiche pieghe stando attenti a non far fuoriuscire le gocce di cioccolato. Dovremo ottenere un impasto compatto e omogeneo. Ora potrete dare al vostro pane la forma che preferite, una treccia o una classica pagnotta per esempio. Nel caso sceglieste la pagnotta, dopo aver praticato le pieghe dovrete cercare di dargli una forma leggermente ovale aiutandovi con le mani.
Disporre il pane su una teglia da forno rivestita di carta forno e far lievitare in forno spento con luce accesa per 6 ore. Cuocere in forno ventilato a 180° per 30 minuti, il tempo varierà in base alle dimensioni del vostro pane.
Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, il sale e l’olio e impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua fino ad ottenere un composto liscio, morbido e leggermente appiccicoso. Versare l’impasto ottenuto su un piano da lavoro leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3 per formare un panetto sodo e compatto. Dividere l’impasto in 3 parti uguali e praticare ancora le pieghe per ogni panino. Rivestire di carta forno una teglia e posizionare i coppa pasta ben oliati distanziati l’uno dall’altro. (se non avete tre coppa pasta potete creare dei cerchi con la carta stagnola o la carta forno, ripiegandola tre volte su se’ stessa e chiudendola alla misura giusta con una spillatrice).
Posizionare al centro di ogni cerchio i panini e lasciarli lievitare per 8 ore in forno spento ma con luce accesa. Togliere delicatamente i coppa pasta, spennellare la superficie del pane con il latte e ricoprire le cupole di sesamo. Cuocere in forno statico a 190 gradi per 10 minuti e successivamente in forno ventilato a 180 gradi per altri 10 minuti.
Gustare ripieni di burger di legumi, formaggio vegetale, maionese, pomodori, insalata, cipolle caramellate e tutti gli ingredienti che più vi piacciono.
Tagliare a fettine un’arancia biologica, compresa la buccia, e metterla in un pentolino con lo zucchero. Cuocere con il coperchio a fuoco lento finché non si forma una sorta di caramello sul fondo del pentolino e tutto il succo dell’arancia sarà uscito dal frutto. Togliere dal fuoco e versare il tutto in un bicchiere del minipimer. Unire il latte e frullare ad immersione fino ad ottenere una crema liscia.
PROCEDIMENTO COLOMBA:
Mettere nell’impastatrice il lievitino, la farina, lo zucchero, la pasta di arancia, il burro, l’olio e il latte di soia. Impastare con il gancio fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo, ci vorranno 4/5 minuti. Infarinare i canditi e unirli al composto, impastando per altri 2/3 minuti.
Versare il composto su un piano da lavoro infarinato e impastare formando le classiche pieghe fino a ottenere un panetto con una cupola soda e uniforme. Con le mani dare una forma allungata all’impasto e disporlo nel pirottino di carta a forma di colomba. Deve ricoprire l’intera lunghezza del corpo della colomba.
Mettere a lievitare in forno spento con luce accesa per 8 ore e poi cuocere a 170° in forno statico per circa un ora. La colomba sarà pronta quando l’interno misurerà 90° o quando anche le parti sotto la carta si doreraranno e non saranno più molto più chiare della superficie.
Lasciare completamente raffreddare prima di tagliarla e conservarla in un sacchetto per alimenti chiuso ermeticamente fino a un massimo di 6 giorni.
Mettere lievitino, farina, zucchero, olio e cannella nell’impastatrice e impastare versando a filo il latte di soia fino a ottenere un composto liscio e morbido. Stendere l’impasto ottenuto alto circa 3mm su un piano infarinato e poi preparare il ripieno sciogliendo a bagnomaria il cioccolato. Togliere il cioccolato dal fuoco e unire nel pentolino il burro di arachidi mescolando continuamente, la granella di nocciole e per ultimo lo sciroppo d’acero sempre mescolando. Stendere il ripieno uniformemente sull’impasto steso e con una rotella per pizza tagliare tante strisce lunghe di impasto, larghe circa 1/2 cm. Sovrapporre 3 strisce e formare dei “mucchietti” di strisce di impasto. Prendere i capi di 3 mucchietti ottenuti, unirli e intrecciarli fino alla fine, ottenendo così una treccia. Ripetere il procedimento con il resto dei mucchietti e rivestire una teglia rotonda ad anello di carta forno.
Al centro della teglia adagiare l’inizio di una treccia e arrotolarla come una spirale ricoprendo la superficie della teglia. Quando la teglia sarà completamente ricoperta mettere in forno spento ma con la luce accesa a lievitare per 8 ore e poi cuocere in forno ventilato a 180 gradi per 20 minuti circa.
Mettere nel recipente della planetaria il lievitino, le farine, l’olio e il sale. Impastare con il gancio versando a filo e poco per volta l’acqua fino a ottenere un impasto liscio e morbido.
Ungere una teglia antiaderente e stendere l’impasto ottenuto nella teglia ungendosi prima le mani. Far lievitare per 8 ore in forno spento ma con luce accesa. Un paio d’ore prima di cuocere la focaccia tagliare a rondelle i porri, metterli in una ciotola e condirli con abbondante sale, pepe e olio. Massaggiare i porri con le mani e lasciarli riposare per un paio d’ore massaggiandoli ogni tanto. Trascorso questo tempo ungere la superficie della focaccia e adagiare sopra i porri senza il liquido che avranno rilasciato nella ciotola. Cuocere in forno ventilato a 250° per 20 minuti.
Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, il sale e la farina e impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta il latte di soia tiepido fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Preparare un piano da lavoro infarinato e impastare il panetto creando le classiche pieghe del pane fino a ottenere una cupola piena e omogenea. Con un coltello molto affilato tagliare il panetto in 15/20 pezzi più o meno grandi e pesanti uguali e impastare ogni singolo panino creando delle pieghe fino a pirlare le ultime sotto la cupola ottenuta. Adagiare i panini su una teglia da forno rivestita di carta forno, a debita distanza l’uno dall’altro, e lasciare lievitare per 8 ore in forno spento ma con luce accesa. Cuocere a 200° in forno ventilato per 15/20 minuti.
Sono ottimi anche congelati subito dopo assersi freddati e scaldati poi all’occorrenza 30 secondi in microonde. Io li farcisco con crema di frutta secca o marmellata e la colazione o la merenda è pronta!
Mettere nel recipiente dell’impastatrice il lievitino, le farine, il sale e l’olio. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Stendere l’impasto ottenuto con un mattarello su un piano infarinato fino a ottenere uno spessore di 3 millimetri.
Spalmare uniformemente sulla superficie ottenuta il pomodoro, spolverare il formaggio e l’origano e arrotolare l’impasto senza far fuoriuscire il ripieno. Tagliare con un coltello affilato delle rondelle di rotolo alte circa 3/4 cm adagiarle in una teglia rivestita di carta forno senza che si tocchino tra di loro e con il lato dove si vede la farcia verso l’alto. Far lievitare in forno spento con luce accesa per 8 ore e poi cuocere a 250° per 20 minuti circa.