Rivestire un colino a maglie strette con una garza e adagiarlo su di una ciotola che possa contenere il liquido senza che il colino tocchi il fondo del recipiente. Versare lo yogurt sulla garza e ricoprirne la superficie di sale. Lasciare colare in frigo per 48 ore.
Una volta trascorso il tempo indicato avrete un formaggio spalmabile utilizzabile in mille modi. Può essere arricchito da erbe aromatiche come erba cipollina o salvia e essere spalmato su un crostino o come salsa per un pinzimonio, oppure può essere utilizzato come formaggio insieme a degli spinaci per preparare dei cannelloni o dei tortelli o ancora per condire una semplice pasta al posto di usare condimenti piu’ grassi come panna o besciamella. Insomma è il formaggio più versatile che esiste!
L’acqua che raccoglierete nella ciotola sottostante colata dal formaggio è un ottimo alleato per aiutare la lievitazione dei vostri panificati con lievito madre, provare per credere!
Scaldare l’olio in un pentolino. Quando è caldo spostare il pentolino dal fuoco, versare la farina e la noce moscata e girare vigorosamente con una frusta fino ad ottenere una sorta di polentina. Rimettere sul fuoco medio, versare il latte e girare continuamente con la frusta fino a bollore. Aggiustare di sale, far bollire 2 minuti sempre mescolando e la besciamella sarà pronta.
In una bacinella abbastanza capiente versare l’acqua e unire poco per volta il glutine. Amalgamare bene il tutto con una frusta fino ad ottenere un composto compatto e spugnoso, se necessario aiutarsi con le mani. Dare una forma allungata al nostro panetto di seitan e disporlo in uno strofinaccio da cucina pulito. Arrotolare il panetto nello strofinaccio piegando i lati vuoti del tessuto in modo che il seitan non possa fuorisciure in cottura. Disporre lo strofinaccio in una pentola dai bordi alti, riempiamo di acqua fino a coprire il tessuto e saliamo. Facciamo cuocere per circa 1 ora e mezza girando di 180 gradi lo strofinaccio di tanto in tanto.
Una volta che il seitan avrà raggiunto una consistenza compatta lasciare raffreddare completamente su di un tagliere. A completo raffreddamento potrà diventare il ripieno di ravioli o tortellini (ricetta qui), l’ingrediente principale di un ottimo ragù (ricetta qui) , del seitan stonnato (ricetta qui) o tutto quello che la vostra fantasia vi suggerisce. È uno degli ingredienti più versatili che abbiamo nella cucina vegana, non limitate la vostra fantasia!
Mettere nel recipiente dell’impastatrice il lievitino, la farina, il burro di soia, la vaniglia, il burro di cocco morbido, l’olio e lo zucchero. Impastare con il gancio unendo poco per volta il latte di soia. Dovremo ottenere un impasto liscio e morbido. Dividere l’impasto in piccole palline grandi quanto una noce, a me ne sono venute 19. Prendere una pallina per volta e schiacciarla leggermente con le mani sul piano da lavoro e fare delle pieghe fino a ottenere una cupola solida. Nella parte inferiore alla cupola spingere all’interno un cubetto di cioccolato fondente e ricoprirlo perfettamente con l’impasto del panino. Procedere nello stesso modo per ogni pallina di impasto.
Munirsi di una tortiera ad anello con cerniera e dopo averla imburrata accuratamente posizionare i panini specularmente su due file, ricoprendo tutta la superficie. Se dovessero rimanere dei buchi tra un panino e l’altro non è un problema perchè lievitando ricoprirà l’intera superficie della tortiera. Dovremo solo avere l’accortezza di disporre i panini ordinatamente equidistanti l’uno dall’altro per ottenere una corona alla vaniglia uniforme e bella alla vista.
Lasciare lievitare 8/12 ore in forno spento ma con la luce accesa e successivamente cuocere in forno statico a 180 gradi per 30/40 minuti. Aspettare 10 minuti dopo averla sfornata prima di toglierla dallo stampo e mangiarla tiepida per poter godere del cioccolato fuso.
Mettere nell’impastatrice il lievitino, il sale, la farina, l’olio e una punta di cucchiaino di zucchero. Impastare con il gancio versando a filo e poco per volta il latte tiepido. Dovremo ottenere un composto liscio, morbido e leggermente appiccicoso. Una volta ottenuto il composto possiamo scegliere se dividere il panetto in 3 e stendere 3 pizze rotonde oppure una teglia di pizza alta in stile pizza al taglio. Condire la pizza con polpa di pomodoro, formaggio grattugiato vegano e origano secco.
Riscaldare il forno a 250 gradi in modalità ventilato e cuocere la pizza a meta’ altezza del forno per 20 minuti circa o fino a quando il formaggio si sarà sciolto completamente e i bordi saranno dorati. È ottima anche mangiata i giorni seguenti oppure congelata e riscaldata per 10 minuti in forno a 190 gradi.
Mettere gli ingredienti in una ciotola e impastare pazientemente con le mani, o con il gancio dell’impastatrice, fino ad ottenere un impasto uniforme e liscio. Fare riposare l’impasto in frigo per 1 ora. Prendere l’impasto e con l’aiuto di una nonna papera stendere e scegliere il formato che si vuole dare al nostro primo piatto.
È perfetta per essere trasformata in lasagne, ravioli o tortellini, tagliatelle o cannelloni. Dovete solo dare sfogo alla vostra fantasia e realizzare primi piatti indimenticabili.
Mettere l’aquafaba in un recipiente dell’impastatrice. Impastare con la frusta alla massima potenza per 5/7 minuti o fino a quando l’aquafaba sarà diventato un composto spumoso e bianco. Aggiungere il limone e lo zucchero senza mai fermare la frusta. Impastare per altri 7/8 minuti o fino a quando avremo ottenuto un composto montato a neve ferma: una volta fermata l’impastatrice e alzata la frusta, la maggior parte del composto dovrà restare attaccata alla frusta.
Mettere metà del composto ottenuto in una ciotola e aggiungere il succo di barbabietola nella metà che rimane nel bicchiere dell’impastatrice. Impastare con la frusta ancora un paio di minuti, finchè il colore rosa sarà uniforme.
Rivestire una o più teglie di carta forno, a me con queste quantità ne servono 3. Mettere il composto bianco delicatamente in un sac à poche e facendo un piccola pressione sul sacchetto creare delle piccole meringhe ben distanziate tra loro. Più piccole saranno, meno tempo gli servirà per cuocere. Procedere nello stesso modo con il composto rosa una volta finito con quello bianco.
Cuocere a 100 gradi per 2/3 ore in forno statico o 10 ore a 45/50 gradi in essiccatore. Dovremo ottenere delle meringhe dure e leggerissime. Potete aromatizzarle prima di cuocerle spolverandole con cacao, cannella o buccia di limone. Si conservano in una scatola di latta o un Barattolo di vetro per 6/7 giorni lontano da fonti di calore e umidità.
200ml circa latte di soia senza zucchero (o acqua)
20g sale
70g olio extra vergine d’oliva
PROCEDIMENTO:
Nel recipiente dell’impastatrice unire al lievitino la farina e a filo e poco per volta il latte di soia tiepido; dobbiamo ottenere un composto liscio, morbido e leggermente appiccicoso. Aggiungere l’olio e impastare con pazienza con il gancio e, una volta incorporato, unire il sale. Ungere una teglia con i bordi (non la placca del forno) e con le mani unte prendere l’impasto ottenuto stendendolo nella teglia. Se l’impasto sarà morbido come dovrebbe e vi sarete unti bene le mani, questa sarà una procedura molto semplice. Creare i classici solchi della focaccia con le dita e lasciamo lievitare in forno chiuso e spento con luce accesa per 8/12 ore.
Una volta trascorso il tempo necessario alla lievitazione, scaldare il forno a 250 gradi, ungere la focaccia con olio extra vergine e spolverare di sale la superficie. Quando il forno avrà raggiunto i 250 gradi cuocere in forno ventilato per 15 minuti o fino a doratura della focaccia. Lasciare intiepidire e servire al posto del pane o come piatto principale magari ripiena di verdure e formaggio spalmabile autoprodotto (ricetta qui)
Mettere nel recipiente dell’impastatrice il lievitino, lo zucchero, 50 gr di burro, la vaniglia e l’olio. Impastare con il gancio unendo il latte tiepido a filo poco per volta. Impastare lentamente fino a che il burro si sarà sciolto e vedremo l’impasto appiccicarsi alle pareti del recipiente. Quando otterremo un impasto profumato, appiccicoso e molto morbido sarà pronto per la sfogliatura. Preparare un piano di lavoro spolverato di farina e versare sopra l’impasto aiutandosi con una spatola. Impastare eseguendo della pieghe fino a che il composto non sarà più troppo appiccicoso da attaccarsi al tavolo o alle mani. A questo punto iniziare la sfogliatura.
Stendere l’impasto con un mattarello fino ad ottenere un rettangolo alto circa 1 cm. Prendere il burro di cocco freddo e adagiare generosamente su tutta la superficie delle fettine di burro fino a ricoprire interamente il rettangolo. Piegare il lembo che sta più in alto di ¼ e il lembo che sta più in basso di un altro quarto. I due lembi che stavano alle estremità ora devono toccarsi. Fare la stessa cosa con il lembo che sta alla nostra destra e quello che sta alla nostra sinistra, pieghiamo il lembo destro di ¼ e il lembo sinistro di un altro quarto fino a che i lembi che prima erano opposti ora si toccano senza sovrapporsi. Pieghiamo ancora a metà da destra a sinistra e stendiamo con il mattarello l’impasto facendo attenzione a non sciogliere il burro e a non farlo fuoriuscire. Una volta ottenuto un altro rettangolo procediamo di nuovo a fare le 4 pieghe fatte in precedenza e a piegare il tutto ancora a metà. Questa procedura va fatta per almeno 5 volte.
Una volta fatte le ultime pieghe stendere con il mattarello per l’ultima volta l’impasto grande come un rettangolo alto circa 1 cm e con una rotella tagliare dei rettangoli più piccoli( a me ne sono venuti 8). Tagliare la tavoletta per la parte corta in tante strisce da 1 cm l’una ( ne dovremo ottenere 16). Prendere un rettangolo di impasto e arrotolare una striscia di cioccolato chiudendo l’impasto su se stesso fino ad arrivare a meta’ della sua lunghezza, poi prendere un altra striscia di cioccolato, posizionare la striscia sul lembo avanzato di impasto e richiudere l’impasto su se stesso schiacciando bene. Procedere cosi’ per tutti i rettangoli e adagiare i pain au chocolat su una teglia rivestita di carta forno. Lasciare lievitare i nostri dolci in forno spento ma con luce accesa per 8/12 ore.
Prima di cuocerli spennellare con del burro di soia e cuocere a 180 gradi in forno statico per 25/30 minuti, o fino a doratura desiderata. Mangiateli caldi ma non troppo, il cioccolato potrebbe scottarvi. Possono essere congelati e scaldati 10 minuti in forno a 180 gradi per dieci minuti o al microonde per un minuto.
A me piace impastarli la sera prima per poi cuocerli la mattina successiva ed avere i miei pain au choccolat caldi e profumati per colazione.
Tagliare carote e patate a quadratini grandi circa quanto un pisello. Cuocere tutte le verdure in abbondante acqua salata fino alla cottura delle stesse. Dovranno essere leggermente croccanti e le patate non devono spappolarsi quindi appena la forchetta entra all’interno di una carota o una patata è il momento di scolare le verdure. Far raffreddare completamente in uno scola pasta e una volta freddate le verdure condire con la maionese e riporre in frigo per qualche ora. È ottima sia mangiata da sola come antipasto sia usata come ripieno di involtini di mopur o di insalata belga.