Burger buns 2.0

INGREDIENTI:

  • 150g lievitino (ricetta qui)
  • 400g farina manitoba
  • 120g acqua
  • 30g olio si semi di girasole
  • 10g sale
  • 10g zucchero

INGREDIENTI PER LA WATER ROUX:

  • 20g farina
  • 100g acqua

PROCEDIMENTO:

Preparare il giorno prima di impastare la water roux mettendo acqua e farina in un pentolino e portando a bollore per 3 minuti mescolando sempre con una frusta. Si formerà una sorta di besciamella molto solida che faremo raffreddare e conserveremo coperta da pellicola in frigo fino al giorno dopo quando impasteremo.

Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, l’olio, lo zucchero e la water roux. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta l’acqua. Solo quando l’impasto si sarà formato unire il sale e impastare ancora un paio di minuti.

Praticare le classiche pieghe a 3 all’impasto adagiato su un piano da lavoro infarinato e poi ancora altre tre richiudendo le piegature laterali nella parte sotto dell’impasto pirlandolo. Oliare un contenitore di plastica con coperchio, adagiare dentro l’impasto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 4 ore o fino al raddoppio del volume dell’impasto.

Una volta raddoppiato dividere l’impasto in 7 parti uguali, ogni panino dovrà pesare circa 120g. Per ogni pezzo di impasto praticare una volta le pieghe a tre, girare l’impasto di 90 gradi e pirlare formando una cupola densa e omogenea. Una volta data la forma ad ogni bun adagiarli su una teglia rivestita di carta forno, a debita distanza l’uno dall’altro e fare lievitare in forno spento con luce accesa per 6/8 ore.

Cuocere in forno statico a 180 gradi per 20/25 minuti. Si possono conservare in un sacchetto per il pane per 5/6 giorni, grazie alla water roux resteranno morbidi e soffici a lungo, oppure li potete congelare e riscaldare 5 minuti in forno al momento dell’utilizzo.

Farinata

INGREDIENTI:

  • 150g farina di ceci
  • 450ml acqua
  • 6g sale
  • pepe q.b
  • 3 cucchiai di olio + 1 per la teglia

PROCEDIMENTO:

Mettere la farina in una ciotola e versare poco per volta l’acqua mescolando con una frusta per evitare di formare grumi. Salare e pepare e aggiungere 3 cucchiai di olio. Mescolare ancora un minuto e mettere la pastella a riposare in frigo almeno un paio di ore.

Riscaldare il forno a 200 gradi in modalità statico, ungere una teglia antiaderente rotonda, da 28/30 cm di diametro, con un cucchiaio di olio e solo quando il forno sarà caldo versare l’impasto nella teglia. Fare un giro di olio sulla superficie, decorare la superficie con abbondante pepe nere macinato fresco e infornare per 30/40 minuti. Sarà pronta quando in superficie si sarà formata una crosticina dorata e croccante ma l’interno sarà morbido.

È ottima anche ripiena di verdure per esempio di porri, cipolle o zucchine. Basterà cuocere la verdura che preferite in precedenza in padella con un cucchiaio di olio, far raffreddare e aggiungerla alla pastella prima di versarla nella teglia.

È ottima come piatto unico, per farcire panini o tagliata a cubetti per un aperitivo. Si conserva in frigo per 3/4 giorni.

Il segreto per ottenere una farinata perfetta è la teglia. Deve essere ottima, antiaderente e del diametro giusto. Se userete una teglia troppo grande verrà troppo sottile e croccante e ne perderà in sapore. Se avete una teglia più grande di 30cm raddoppiate le dosi e valutate voi il tempo di cottura aggiuntivo.

Torta alle pesche

INGREDIENTI:

  • 250g farina 00 (o quella che preferite)
  • 250g yogurt di soia
  • 90g + 3 cucchiaini di zucchero di canna
  • 60g olio di semi di girasole
  • 80g latte di soia
  • 20g amido di mais
  • la scorza di mezzo limone
  • 2 pesche grandi
  • 5g bicarbonato

PROCEDIMENTO:

Tagliare le pesche in due metà privandole del nocciolo. Togliere la buccia dalle 4 parti ottenute e tagliarne a cubetti solo una metà di una pesca. Mettere da parte le 3 metà di frutta e i cubetti e procedere a preparare l’impasto per la torta.

Mescolare zucchero e olio con una frusta fino a formare una cremina. Aggiungere latte e yogurt e mescolare ancora. Aggiungere farina, scorza di limone e amido di mais formando un impasto denso, liscio e omogeneo. Aggiungere i cubetti di pesca, mescolare bene e infine versare il bicarbonato, girare velocemente con la frusta per un minuto e versare il composto in una teglia rettangolare 40×30 cm circa rivestita di carta forno.

Decorare la superficie con le tre metà di pesche sbucciate spingendole all’interno dell’impasto e mettere un cucchiaino di zucchero di canna su ognuna di esse. Cuocere in forno ventilato a 180° per 35/40 minuti. Fare raffreddare su una gratella e poi servire a cubotti.

Si conserva dentro una tortiera per 3/4 giorni.

Pesto vegan

INGREDIENTI PER 2/3 VASETTI:

  • 300g basilico
  • 40g pinoli
  • olio evo q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

PROCEDIMENTO:

Riempire il bicchiere del minipimer di basilico schiacciando bene per metterne il più possibile. Mettere i pinoli, 5 cucchiai di olio evo buono, un bel pizzico abbondante di sale e abbondante pepe. Frullare con il minipimer fino a ottenere un pesto cremoso e di un bel verde lucente (frullare il minimo indispensabile. Se il basilico si scalda diventerà marroncino. Buono lo stesso ma poco carino esteticamente). Mettere il pesto nei vasetti di vetro picchiando leggermente sul piano di lavoro per togliere l’aria, pulire bene i bordi del vaso non ricoperti di pesto con un pezzettino di carta da cucina e ricoprire completamente di olio. Chiudere bene con il tappo ermetico e riporre in frigo.

Ogni volta che userete un po’ di pesto pulire bene i bordi interni del vasetto con carta da cucina e ricoprire ancora di olio. Sembra molto olio, ma in realtà non ne verrà sprecata neanche una goccia perché servirà per condire i vostri piatti.

Si conserva in frigo fino a un anno.

Pane ai pomodori secchi

INGREDIENTI:

  • 65g lievitino (ricetta qui)
  • 200g farina tipo 1
  • 120g acqua
  • 6g sale
  • 6 cucchiai olio dei pomodori secchi sottolio
  • 6 cucchiai di pomodorini secchi sottolio
  • farina di riso e semola di grano duro q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere il lievitino, la farina e l’acqua nell’impastatrice e impastare con il gancio. Quando inizia a formarsi l’impasto unire l’olio e continuare a impastare a media velocità. Quando saranno passati 3/4 minuti e si sarà formata la palla di impasto e sarà liscia e omogenea unire il sale e impastare ancora un paio di minuti. Infine aggiungere i pomodori secchi e impastare fino a quando saranno completamente uniformi nell’impasto. Per essere incorporati perfettamente potrebbe volerci un po’ di tempo, dai 5 ai 10 minuti.

Versare il composto su un piano leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3, poi girare l’impasto di 90 gradi e praticarne altre 3 richiudendo le pieghe laterali sotto all’impasto pirlandolo. Adagiare l’impasto in un contenitore di plastica con chiusura ermetica precedentemente unto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora. Dopo un ora praticare altre 3 pieghe girandolo poi di 90 gradi e praticarne altre 3 pirlando i lati dell’impasto sotto al panetto.

Far lievitare ancora in forno spento ma con luce accesa sempre nel contenitore di plastica con coperchio per 3/4 ore. Disporre l’impasto su un piano infarinato e praticare nuovamente due giri di pieghe a 3 e disporlo nel cestino rivestito di un telino spolverato abbondantemente di farina di riso e semola di grano duro. La cupola del pane dovrà adagiarsi sul cestino e nella parte a vista vedremo la parte inferiore che chiuderemo schiacciando bene tra loro i lembi di impasto che abbiamo pirlato precedentemente. Spolverare anche la superficie dell’impasto a vista e richiudere i lembi del telino sopra di esso. Mettere il cestino in frigorifero per 24 ore.

Accendere il forno a 250 gradi in modalità statico e mettere fin da subito la pentola in ghisa col coperchio a scaldarsi al suo interno. Quando il forno sarà caldo prendere dal frigo la pagnotta, rovesciarla delicatamente su un foglio di carta forno, incidere la superficie con una lametta, prendere la pentola in ghisa dal forno e disporre il pane delicatamente all’interno della pentola. Chiudere con il coperchio e cuocere a 250 gradi per 20 minuti. Trascorso questo tempo togliere il coperchio e concludere la cottura a 220 gradi per altri 10 minuti.

Se non avete una pentola in ghisa scaldate il forno a 250° in modalità statico, lasciate all’interno del forno la teglia che userete per adagiare sopra il pane in modo che si scaldi bene e pochi istanti prima di inserire il pane versate 3/4 cubetti di ghiaccio sul fondo del forno e chiudete subito il portello. In questo modo si creerà vapore all’interno del forno che aiuterà lo sviluppo ottimale del pane. Io procedo in questo modo, estraggo la teglia ben calda dal forno, verso il ghiaccio, chiudo il portello, giro il pane sulla teglia rivestita di carta forno, lo incido con la lametta su un lato e lo inserisco nel forno. Questo passaggio deve essere il più rapido possibile per evitare che il vapore si disperda durante l’apertura del forno. Cuocere per 20 minuti circa o fino a doratura desiderata.

Far raffreddare il pane su una gratella prima di tagliarlo e gustarlo.

Panini all’olio

INGREDIENTI:

  • 50g lievitino (ricetta qui)
  • 260g farina Manitoba
  • 140ml latte vegetale senza zucchero tiepido
  • 20g yogurt di soia senza zucchero
  • 10g zucchero
  • 25g olio evo
  • 5g sale

PROCEDIMENTO:

Mettere nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, lo zucchero e lo yogurt. Impastare con il gancio unendo a filo e poco per volta il latte di soia. Quando si sarà formata la palla di impasto aggiungere l’olio e lasciare che si assorba completamente. Infine aggiungere il sale e impastare fino a completo assorbimento.

Versare il composto su un piano da lavoro infarinato e praticare il primo giro di pieghe a 3 riponendo poi l’impasto pirlato in un contenitore ermetico precedentemente unto. Lasciare lievitare in forno spento ma con luce accesa per un ora. Trascorso questo tempo prendere l’impasto, praticare un altro giro di pieghe a 3 e lasciare lievitare ancora nel contenitore in forno per 2/3 ore.

Formare i panini dividendo l’impasto in 5 pezzi da 100g circa, stendere ogni pezzo di impasto con un matterello ottenendo una superficie rettangolare e spessa mezzo cm. Tagliare a metà la superficie stesa con un coltello, nella parte più corta, formando due quadrati, e arrotolare su se stesso l’impasto steso formando tanti rotolini. Procedere in questo modo per ogni pezzo di impasto e per formare i panini. Adagiare il pane su una teglia rivestita di carta forno leggermente distanziati tra loro e lasciare lievitare per 5/6 ore in forno spento ma con luce accesa.

Cuocere a 220 gradi per 15 minuti circa. Sono perfetti per essere farciti o per accompagnare un piatto principale. Si conservano fino a una settimana in un sacchetto per il pane o potete congelarli e scongelarli mettendoli 5 minuti in forno caldo o laciandoli a temperatura ambiente per mezz’ora.

Se li preferite più grandi potete evitare di tagliare in due quadrati ogni pezzo di impasto steso e arrotolare su se stesso direttamente il rettangolo di impasto creando così un panino un po’ più grande. Procedere a far lievitare nello stesso modo e cuocere a 220 gradi per 20 minuti circa.

Camille vegan

INGREDIENTI:

  • 40g mandorle
  • 100g farina 00
  • 10g amido di mais
  • 150g carote
  • 40g olio di semi di girasole
  • 40g zucchero
  • 120ml latte di soia
  • 4g bicarbonato

PROCEDIMENTO:

Mettere in una ciotola lo zucchero e l’olio ed emulsionare bene con una frusta. Tritare carote e mandorle finemente con un tritatutto e unirlo al composto di olio e zucchero.

Mischiare bene, aggiungere farina, amido e latte e mescolare fino a ottenere un composto denso, liscio e omogeneo. Aggiungere il bicarbonato, mischiare ancora un paio di minuti e versare l’impasto nei pirottini da muffin riempiendoli per 2/3.

Cuocere in forno ventilato a 180 gradi per 15/20 minuti.

Si conservano in una scatola di latta con chiusura ermetica per 6/7 giorni.

Pane all’uvetta

INGREDIENTI:

  • 85g lievitino (ricetta qui)
  • 220g farina manitoba
  • 40g zucchero
  • 30g olio di semi di girasole
  • 100g acqua
  • due pugni di uvetta
  • farina di riso q.b.
  • semola di grano duro q.b.

PROCEDIMENTO:

Mettere l’uvetta in una tazza con abbondante acqua calda e lasciarla riposare almeno 15 minuti.

Versare nel recipiente della planetaria il lievitino, la farina, l’acqua e lo zucchero e impastare con il gancio fino a ottenere un composto. Aggiungere l’olio e impastare fino a quando si sarà incorporato perfettamente all’impasto.

Ora aggiungere la uvette strizzate bene dall’acqua e impastare con il gancio fino a quando saranno incorporate uniformemente.

Versare il composto su un piano leggermente infarinato e praticare le classiche pieghe a 3, poi girare l’impasto di 90 gradi e praticarne altre 3 richiudendo le pieghe laterali sotto alla pagnotta pirlandolo. Adagiare il composto in un contenitore di plastica con chiusura ermetica precedentemente unto e far lievitare in forno spento ma con luce accesa per 1 ora. Dopo un ora praticare altre 3 pieghe girandolo poi di 90 gradi e praticarne altre 3 pirlando i lati dell’impasto sotto al panetto.

Far lievitare ancora in forno spento ma con luce accesa sempre nel contenitore di plastica con coperchio per 3/4 ore. Una volta raddoppiato il volume del composto dare la forma al pane.

Disporre l’impasto su un piano infarinato, praticare nuovamente due giri di pieghe a 3 e disporre il pane nel cestino rivestito di un telino spolverato abbondantemente di farina di riso e semola di grano duro. La cupola del pane dovrà adagiarsi sul cestino e nella parte a vista vedremo la parte inferiore che chiuderemo schiacciando bene tra loro i lembi di impasto che abbiamo pirlato precedentemente. Spolverare generosamente anche la superficie della pagnotta a vista e richiudere i lembi del telino sopra di essa. Mettere il cestino in frigorifero per 20/24 ore.

Accendere il forno a 250 gradi in modalità statico e mettere fin da subito la pentola in ghisa col coperchio a scaldarsi al suo interno. Quando il forno sarà caldo prendere dal frigo la pagnotta, rovesciarla delicatamente su un foglio di carta forno, incidere la superficie con una lametta, prendere la pentola in ghisa dal forno e disporre il pane delicatamente all’interno della pentola. Chiudere con il coperchio e cuocere a 250 gradi per 20 minuti circa. Trascorso questo tempo togliere il coperchio e concludere la cottura senza per altri 5/10 minuti.

Far raffreddare il pane su una gratella prima di tagliarlo e gustarlo.

Se non avete una pentola in ghisa procedete a cuocere il pane in forno statico a 250 gradi. Prima di inserire il pane adagiato su una teglia rivestita di carta forno, appoggiare sul fondo del forno 3/4 cubetti di ghiaccio o una ciotolina, in un materiale adatto al forno, piena di acqua. In questo modo si creerà vapore all’interno del forno e il pane tenderà a svilupparsi in maniera ottimale. Cuocete la pagnotta per 15 minuti poi coprite con un foglio di carta stagnola se vedete che si abbronza troppo e proseguite la cottura per altri 5/10 minuti.

Tortellini di barbabietola ripieni di patate, salvia e rosmarino

INGREDIENTI PER 4/6 PERSONE:

  • 400g farina senatore cappelli
  • 100ml estratto di barbabietola
  • 150ml acqua
  • 3 patate medie
  • Salvia
  • Rosmarino
  • Sale e pepe q.b.
  • Panna di riso (o quella che preferite)
  • olio evo q.b.
  • semola q.b.

PROCEDIMENTO:

Far bollire 3 patate medie in abbondante acqua salata e una volta cotte lasciare intiepidire e schiacciare con una forchetta creando un impasto denso e asciutto. Aggiungere rosmarino, salvia (io li ho usati essiccati ma vanno bene anche freschi tagliati molto finemente), sale e pepe. Amalgamare bene il tutto e mettere da parte.

Mettere farina, estratto di barbabietola, acqua e un pizzico di sale in una ciotola e impastare pazientemente con le mani, o con il gancio dell’impastatrice, fino ad ottenere un impasto uniforme e liscio. Fare riposare l’impasto in frigo per 1 ora. Prendere il composto e con l’aiuto di una nonna papera stendere la pasta in tante strisce lunghe e sottili ma non troppo; io l’ho tirata fino al numero 4 dell’accessorio dell’impastatrice. Ogni volta che stendete la pasta diminuendo lo spessore della nonna papera, rivestite abbondantemente la striscia di impasto di semola per evitare che si stracci o si rompa nella stesura. Disponete tutte le strisce di pasta fresca ottenute su una spianatoia rivestita di semola di grano duro, o senatore capelli, e procedete a creare tanti cerchi con un coppa pasta grande quanto il diametro di una tazzina da caffè. Rimpastare gli scarti di pasta, stenderli ancora con la nonna papera e ricreare altri cerchi che diventeranno tortellini.

Su ogni disco di pasta posizionare al centro una piccola pallina di ripieno alle patate. Bagnare i lembi più esterni di una metà del cerchio, schiacciare il lembo opposto sul lembo inumidito creando così una mezzaluna. A questo punto prendere i lembi più esterni del raviolo tra pollice e indice e schiacciare tra loro le due estremità che ora si toccheranno. (trovate un video nella mia pagina instagram dove vi mostro questo passaggio).

Procedere in questo modo per ogni disco di pasta e disporre i tortellini ottenuti su un vassoio, meglio se di carta, rivestito di semola. Potete mangiarli il giorno stesso come ho fatto io oppure congelarli sul vassoio ben distanziati e successivamente, una volta congelati, versarli in un sacchetto per gelo e conservarli in freezer per 3/6 mesi.

In entrambi i casi la cottura sarà la medesima. Scaldare una capiente pentola piena di acqua salata, versarvi i tortellini, freschi o congelati, cuocere per 2/3 minuti (dipende dallo spessore della pasta, assaggiateli) e condire a piacere. In foto li vedete conditi con panna di riso, olio evo e pepe nero, ma sono ottimi anche con ragù di verdure o con un ragù di seitan.

Per le dosi a persona io conto circa 30/40 tortellini a testa, ma dipende anche da quanta fame avete. Vi consiglio di farne in grandi quantità perchè sono davvero squisiti!

Crostata alle fragole

INGREDIENTI:

  • pasta frolla (ricetta qui)
  • crema pasticciera (ricetta qui)
  • 500g fragole
  • 1 cucchiaio cacao amaro
  • 1 cucchiaio di latte vegetale
  • menta per decorare

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa preparare la crema pasticciera e la pasta frolla seguendo le ricette linkate tra gli ingredienti.

Stendere 2/3 di pasta frolla su un piano infarinato cercando di dargli una forma rettangolare. Quando avrete raggiunto uno spessore di mezzo centimetro adagiare l’impasto nella tortiera rettangolare, con base rimovibile meglio, e schiacciare bene la pasta frolla sui bordi eliminando l’eccesso. Forare con i rebbi di una forchetta la superficie della crostata e infornare in forno ventilato a 180° per 25/30 minuiti.

Mentre cuoce la torta dividere a metà la pasta frolla rimasta mettendone una parte nella planetaria con il cacao e il latte vegetale e impastare con la foglia fino a ottenere un composto uniforme. Stendere l’impasto al cacao, creare tanti cuoricini utilizzando un taglia biscotti molto piccolo e adagiarli su una teglia rivestita di carta forno. Procedere in questo modo fino ad esaurimento del composto al cacao e poi proseguire nello stesso modo con la pasta frolla normale, creando tanti cuori disponendoli sulla teglia da forno. Quando la torta sarà pronta cuocere i biscottini in forno ventilato a 180° per 10 minuti circa.

Far raffreddare entrambi completamente su una gratella e poi farcire uniformemente la crostata con la crema pasticciera preparata in precedenza e raffreddata in frigorifero.

Tagliare a metà ogni fragola creando due metà identiche. Decorare la torta disponendo la frutta in modo simmetrico e ordinato e successivamente adagiare i cuoricini tra una fila e l’altra di fragole alternando a vostro gusto i colori dei biscotti. Decorare con foglie di menta e gustare.

Vi consiglio di farcirla pochi minuti prima di gustarla per un gusto davvero perfetto e successivamente potete conservarla in frigorifero coperta da una tortiera o un contenitore con chiusura ermetica per 2/3 giorni.